Il progetto di distruzione dell’Università e della ricerca scientifica italiana, tenacemente perseguito dai governi Berlusconi e Renzi nel corso degli ultimi dieci anni, comincia a dare i suoi frutti. Un sistema ampio e complesso come quello dell’istruzione terziaria di una intera nazione ha una sua inerzia e anche se strangolato non muore subito: si affloscia lentamente fino a diventare il simulacro di se stesso. Gli edifici, le aule, i Rettorati per il momento stanno ancora in piedi e un turista ignaro potrebbe avere l’impressione che l’Università italiana stia più o meno nelle stesse condizioni in cui stava dieci o vent’anni fa. All’interno degli edifici, però, dove la ricerca e la didattica si fanno (o si dovrebbero fare) davvero, la situazione è in caduta libera…
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