Enti di ricerca, tetto all’80% delle entrate per le assunzioni

Fonte: Il Sole 24 Ore
ATTUALITA
Enti di ricerca, tetto all’80% delle entrate per le assunzioni
di Marzio Bartoloni

Più facile assumere ricercatori negli enti di ricerca. Questo l’effetto del decreto sblocca-ricerca, uno dei tasselli della riforma Madia, se nel testo finale che dovrebbe essere approvato definitivamente da Palazzo Chigi questa settimana passerà, come sembra, la versione “estensiva” della nuova regola dell’80 per cento. Quella che di fatto prevede nuove assunzioni per gli enti che hanno spese di personale inferiori a quella soglia calcolate su tutti i fondi disponibili in bilancio.

Il testo originale del decreto approvato nella prima versione da Palazzo Chigi e trasmesso alle Camere in realtà è più stringente: in quanto prevede che solo chi ha un rapporto tra spese per il personale e finanziamento pubblico al di sotto di quella soglia può assumere. Ma dopo le sollecitazioni arrivate sia in Parlamento durante i pareri di rito che al di fuori – in particolare dai vertici degli enti e dallo stesso Miur – dovrebbe passare un’interpretazione più estensiva del paletto dell’80%. Che sarà calcolato sulla media di tutti i fondi – non solo quelli pubblici ma anche quelli in arrivo da partnership con i privati e dai finanziamenti Ue – che compongono i bilanci degli ultimi 3 anni di ogni ente di ricerca al centro di questo riordino (dal Cnr all’Asi fino all’Istat). Questa modifica dovrebbe allargare le maglie delle assunzioni che altrimenti sarebbero davvero strette. Se si prendesse la versione più vincolante applicandola subito con i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 praticamente la maggior parte degli enti di ricerca avrebbero le mani legate nelle assunzioni.

Il decreto oltre a questo punto che resta comunque dirimente prevede inoltre lo sblocco turnover al 100% già nel 2017, cioè in anticipo di un anno e anche una serie di semplificazioni. Gli enti vengono innanzitutto svincolati dal ricorso obbligatorio al mercato elettronico per gli acquisti di attrezzature scientifiche. Al tempo stesso vengono eliminati i controlli preventivi sui contratti per esperti e collaboratori professionali da parte della Corte dei conti. Non indifferente infine è la semplificazione delle regole di rendicontazione delle spese di missione.

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