“Sono 45” le nomine decise dal Consiglio dei ministri per i viceministri e sottosegretari di Stato. I viceministri sono “sei” e “trentanove” sono invece i sottosegretari. Lo afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro al termine del Cdm del 12 giugno 2018.
“Oggi abbiamo portato persone competenti e di capacità: questo è il governo del cambiamento”. Così il ministro Riccardo Fraccaro al termine del Cdm che ha provveduto alla nomina dei sottosegretari e viceministri.”Ora auspichiamo che anche le commissioni partano celermente. Il parlamento inizi a legiferare anche se l’importante non è la quantità delle leggi che produrrà ma la qualità”.
Per il Ministero dell’Istruzione sono stati nominati
- prof. on. Lorenzo FIORAMONTI
- prof. Salvatore GIULIANO
Il nome di Salvatore Giuliano è conosciuto nel mondo della scuola, essendo il Dirigente Scolastico di una delle scuole più all’avanguardia, in un primo momento designato come Ministro nella squadra di Governo ipotizzata dal M5S in caso di vittoria netta. Dopo la sua presentazione, qualcuno ha ricordato il suo appoggio alla Buona Scuola, quando disse all’allora Premier Renzi “Presidente, la scuola è con lei”.
L’On. Fioramonti è invece un economista, ed era stato designato da Di Maio proprio come Ministro per lo Sviluppo economico.

On. Prof. Lorenzo Fioramonti
Sono una Dirigente in pensione ed ho avuto modo di conoscere Salvatore Giuliano. Sono sicura che saprà raddrizzare la Vela della nostra scuola. La Puglia ha avuto un altro eccellente sottosegretario, il tarantino Amalfitano, che riuscì a far venire per ben due volte la Ministra Falcucci a Brindisi ed Ostuni e tanto si prodigò per la scuola pugliese. Auguro al collega che possa fare altrettanto. Come Dirigente di prima linea conosce bene i mali delle scuola una scuola che deve lavorare soprattutto con e sugli alunni e meno sulle carte. Franca Simini
La scelta dei due sottosegretari e ottima. Per l’università si deve approvare un decreto che consenta ai cinquecento almeno migliori ricercatori italiani di entrare a pieno titolo, contro le logiche attuali, nei nostri atenei: commissioni formate da esperti di università straniere, di altissimo comprovato valore; concorsi per macroaree; obbligo per le università di accettare la scelta di sede dei vincitori. Speriamo che il sottosegretario Fieramonti riesca a imporre ciò che è nei suoi intendimenti.