Il consiglio nazionale delle ricerche si trasforma in uno stipendificio. Per necessità, non per volontà. Lo denunciano in coro tutti e 100 i direttori degli istituti scientifici che compongono la galassia del Cnr. E riassumono il problema in un dato: i costi fissi per il personale arriverà ad assorbire a regime il 98,7% del Foe, il «fondo ordinario» che lo Stato destina ogni anno agli enti di ricerca.
Il paradosso di un Consiglio nazionale delle ricerche senza soldi per finanziare le attività di ricerca si costruisce in due modi: i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e le stabilizzazioni dei precari, circa 3mila in tutto il comparto…
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