di Cristiana Pulcinelli
Cento milioni di euro per rilanciare il CNR. A chiederli sono i cento direttori degli istituti scientifici del più grande ente di ricerca italiano, primi firmatari di un manifesto che ha già raccolto quasi 4.000 consensi in pochi giorni. In una conferenza stampa indetta mercoledì scorso, i direttori hanno spiegato i motivi che li hanno portati a redigere un Manifesto e a mandarlo al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e al ministro dell’istruzione, università e ricerca.
Il punto di partenza è che il CNR si trova ad affrontare una grave crisi finanziaria. La bassa propensione a finanziare la ricerca del nostro Paese è nota, ma oggi è subentrato un problema ulteriore. Il Fondo Ordinario per il finanziamento degli Enti e istituzioni di ricerca (FOE), ovvero il contributo che il MIUR destina agli Enti di ricerca, per il CNR ammonta a un po’ più di 500 milioni l’anno. Ma la cifra copre esclusivamente il costo del personale e le spese di gestione per il funzionamento: acqua, luce, eccetera. “Contemporaneamente – spiega Rino Falcone, tra i promotori dell’iniziativa – i ricercatori dell’ente sono in grado di raccogliere sul mercato della ricerca il 52% di quella cifra”. In sostanza, partecipando a bandi di ricerca europei e internazionali, i lavoratori del CNR possono finanziare le loro stesse ricerche che, altrimenti, non riuscirebbero a portare avanti…
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