Il presidente dell’istituto nazionale di Fisica nucleare sulle dimissioni di quattro dei cinque componenti del comitato per la selezione delle guide degli enti di ricerca. “Se vogliono farci qualcos’altro, lo dicano”. Miur: ”Nessuna ingerenza”
di MATTEO MARINI
ROMA. “Penso che sull’Asi si stia invertendo l’ordine delle cose, se la politica non vuole più che sia un ente di ricerca, ma vuole farci qualcos’altro, lo deve chiarire”, esordisce così Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, commentando la notizia delle dimissioni di quattro dei cinque membri del Comitato di scienziati incaricato di scegliere i presidenti degli enti di ricerca. “Fino a che la 218 non cambia – ha detto a Repubblica – l’Asi soggiace a una definizione che prevede procedure già applicate nel passato, come del resto gli altri enti di ricerca. E quindi un presidente deve essere competente in materia. Così facendo la politica sta prendendo una scorciatoia”…
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