Fonte: Corriere Univ
Il DTT – Divertor Tokamak Test di Frascati è un nuovo reattore per la fusione nucleare sperimentale, grazie al quale, entro il 2025, sarà prodotta energia sicura e pulita da fusione nucleare. Per realizzarlo, oltre ai 250 milioni messi in campo dalla BEI nell’ambito del Piano Juncker della Commissione Europea, con la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), sono stati stanziati altri fondi.
Ad esempio, il consorzio europeo per lo sviluppo della fusione nucleare EUROfusion sosterrà il progetto con 60 milioni di euro, a valere sui fondi Horizon 2020. Altri 80 milioni di euro saranno messi a disposizione, poi, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca scientifica e dal Ministero dello Sviluppo Economico, che investiranno 40 milioni di euro ciascuno. Inoltre, la Regione Lazio ha reso disponibili altri 25 milioni di euro per il DTT.
L’iniziativa avrà una importante ricaduta occupazionale, in quanto si stima creerà posti di lavoro per 1500 risorse. Di questi un terzo riguarderà inserimenti diretti, dunque assunzioni ENEA effettive, a cui si sommeranno altre opportunità di lavoro legate al progetto.
Altre opportunità di impiego saranno create, inoltre, grazie al programma di recupero del centro ENEA del Brasimone (Bologna), che l’ente ha avviato lo scorso anno per rilanciarlo e potenziarlo, anche in vista della futura collaborazione con il centro di Frascati per sviluppare il DTT. Nel polo emiliano saranno assunte circa 100 nuove figure, mentre altri 350 collaboratori saranno assunti entro il 2021 nell’ambito del piano triennale di sviluppo che l’ENEA sta portando avanti.
Vi ricordiamo che l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è un ente di diritto pubblico nazionale che si occupa di ricerca e innovazione tecnologica. Realizza progetti, studi, prove, valutazioni, analisi e attività di formazione, e offre servizi alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini. L’ENEA è sottoposta alla vigilanza del Ministro dello sviluppo economico e controlla l’Agenzia Nazionale Efficienza energetica e l’Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti.
Le selezioni per le assunzioni ENEA vengono effettuate mediante concorsi e avvisi pubblici. Gli interessati alle opportunità di lavoro ENEA possono visitare la pagina dedicata ai bandi ENEA (Lavora con noi) per prendere visione delle procedure concorsuali attive, che vi suggeriamo di monitorare per restare aggiornati sulle posizioni aperte.
Entro il 2025 ? fabtastico, allora chiudiamo Iter e spartiamoci i soldi !
credo che l’autore dell’articolo volesse dire che DTT (non il reattore a fusione) verrà costruito entro il 2025
sono d’accordo: il testo è quanto meno infelice. volevo solo sottolineare i posti che si renderanno disponibili
Almeno leggi quello che pubblichi, mio caro! E magari documentati in modo acconcio, non solo ascoltando la tromboneggiante propaganda degli Uffici Stampa, che oggi sono una vera piaga sanguinante nel corpo della Ricerca Scientifica!
grazie per il suggerimento, ricambio con l’invito ad osservare la categoria del post: “Rassegna Stampa”
Scusa ma da un ricercatore uno si aspetta correttezza nelle notizie. Scrivere che il DTT produrra’ energia entro il 2025 e’ una delle piu’ folli fake news che io abbia mai letto, seconda solo alla Fusione fredda. DTT non sara’ assolutamente in grado di poter operare in Trizio, non verra’ progettato a tal fine, non vi saranno impianti adeguati a tale uso. Quindi non produrra’ mai alcuna energia. Correttezza, per favore. Guarda che le bugie alla fine si ritorcono contro tutta la ricerca scientifica. Non solo, ma neppure ITER, che dovrebbe usare Deuterio e Trizio, nel 2037…forse, ammesso che riescano a ultimarne la costruzione, produrra’ mai alcuna energia netta, ovvero superiore all’energia immessa. Se la Scienza scende sul terreno delle fake news e’ finita!
può certamente far presente questo punto di vista direttamente agli autori dell’articolo qui: http://www.corriereuniv.it/cms/2019/10/enea-cerca-1500-nuove-figure-tra-bologna-e-frascati/
E comunque una domanda fulminante: ma cosa cavolo faranno 1500 addetti su idee vecchie di ormai 60 anni, idee che mai son state capaci di produrre una macchina funzionante? Sgomiteranno tra loro per far finta di far qualcosa? Sono contento che andro’ in pensione prima di tale diluvio di personale, ammesso che mai avvenga… almeno non faro’ code di 2 ore alla rotatoria tra Via Fermi e Via Gratton, due volte al giorno!