La scienziata: sì alle esperienze all’estero, il nostro Paese deve attrarre di più
«Il piacere più nobile è la gioia della conoscenza». A Fabiola Gianotti piace citare Leonardo da Vinci perché rispecchia la passione con la quale parla del suo mondo infinitamente piccolo nascosto in un atomo. Dal primo gennaio sarà lei a guidare i quasi 12 mila scienziati del centro europeo di Ginevra, il più importante al mondo grazie al super acceleratore Lhc entrato in funzione nel 2010. «Con questa macchina dopo aver scoperto nel 2012 il bosone di Higgs che ha portato al Premio Nobel gli scienziati che lo avevano previsto cinquant’anni fa – ricorda Gianotti – ora affronteremo altre questioni fondamentali come la materia oscura che riempie il 25 per cento dell’Universo e di cui ignoriamo la costituzione. Il nostro compito è indagare che cosa sia accaduto dopo il Big Bang, il grande scoppio che ha trasformato l’energia in materia. E con l’acceleratore Lhc riusciremo a scrutare in quei momenti dove si nascondono le nostre radici e gli indizi del nostro futuro». …
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