Un’autentica beffa. Per un Paese che vuole rimettere in moto innovazione e attrarre “cervelli” la vicenda del bonus ricercatori, varato dal governo Monti nel giugno 2012 (ormai preistoria) e ancora impantanato nelle stanze del ministero dello Sviluppo economico, non potrebbe definirsi in altro modo. Manca poco per arrivare a due anni tondi tondi e il credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato non è ancora operativo: senza la piattaforma informatica per l’invio delle domande di accesso all’agevolazione non si parte. Un’odissea burocratica All’innovazione, che richiede il massimo della rapidità di esecuzione, la burocrazia ministeriale risponde con un ritardo che probabilmente ha dimensioni da primato, almeno nella storia recente dei provvedimenti governativi…
di Carmine Fotina – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/hMPPbf