Comunicato ANPRI del 11-7-2013

Il Governo si muove in “ordine sparso” mentre chi ha paura dello stato giuridico…  si muove “compatto”!

Anche il nuovo Governo Letta, come i precedenti governi, non riuscendo a elaborare una visione sistemica della Ricerca italiana rischia di cadere nella trappola della decretazione day-by-day. Nelle proposte di cui si è avuta notizia (di cui solo una, alla fine, è stata approvata) non si intravede un filo conduttore né tantomeno una visione strategica per gli Enti di ricerca pubblici, visto che alcuni di questi provvedimenti dovrebbero riguardare solo gli Enti vigilati dal MIUR e non i tanti Enti di ricerca posti sotto la vigilanza di altri ministeri. Si tratta di proposte presentate dai Ministri in ordine sparso e al momento accantonate che però, se fatte proprie dal Governo, potrebbero accrescere l’attuale frammentazione del sistema ricerca che, a parere dell’ANPRI, ha invece assoluto bisogno di una governance più integrata (più che di una “governance unica”, ovvero di una sovrastruttura burocratica e centralistica per dividersi risorse sempre più scarse).

Al contrario, CGIL-CISL-UIL si stanno muovendo in modo molto “unitario” per mettere i bastoni fra le ruote dei – fin qui – timidi tentativi del Governo Letta di prefigurare “novità” nello status dei ricercatori e tecnologi degli EPR . Hanno veramente paura che i R&T diventino dei “tecnici laureati” (come paventato in un loro recente comunicato) o quello che li agita realmente è che si cominci a parlare di uno status giuridico dei ricercatori e dei tecnologi degli EPR in grado di attuare un’opportuna armonizzazione con quello della docenza universitaria?

Leggi tutto: com_anpri_20130711

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