Il premier Conte sulla ricerca: favorire l’internazionalizzazione, istituire l’agenzia nazionale

Roma, 09 set 11:32 – (Agenzia Nova) – Per “quanto riguarda la scuola, occorre intervenire per migliorare la didattica e per contrastare la dispersione scolastica, concentrando i nostri sforzi sulla professionalità dei docenti, ai quali occorre garantire la giusta valorizzazione, anche economica, in linea con quanto accade in altri Paesi europei“: lo ha sottolineato, nell’Aula della Camera, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione delle dichiarazioni programmatiche relative al nuovo esecutivo.

Occorre anche, in questo contesto, contrastare il precariato, attraverso lo strumento di concorsi ordinari e straordinari, che riconoscano il valore dell’esperienza e, nello stesso tempo, valorizzino il merito – e i meriti – di chi, con passione e vocazione, vuole dedicarsi a far crescere le prossime generazioni. Inoltre, per assicurare l’effettività del diritto allo studio, valuteremo misure a sostegno delle famiglie meno abbienti, soprattutto nell’ottica di un innalzamento dell’obbligo scolastico. Nello stesso tempo“, ha continuato il premier, “occorre rafforzare e valorizzare il nostro sistema universitario e di ricerca, che deve spingere l’intero Paese verso le più avanzate frontiere della conoscenza. Occorre incrementare la partecipazione dei giovani alla formazione terziaria per colmare il divario che ci separa dai nostri partner europei, anche attraverso adeguate politiche di sostegno al diritto allo studio. La qualità della nostra ricerca, già eccellente, può e deve essere ulteriormente accresciuta anche attraverso un più intenso coordinamento tra centri universitari ed enti di ricerca, dei quali va assolutamente favorita l’internazionalizzazione. Il sistema di reclutamento“, secondo il capo dell’esecutivo, “va allineato ai migliori standard internazionali e va potenziato anche attraverso l’istituzione di un’agenzia nazionale, sul modello di quelle istituite in altri Paesi europei, che possa coordinare e accrescere la qualità e l’efficacia delle politiche pubbliche sulla ricerca. Nuove forme di finanziamento e formule innovative di partenariato pubblico-privato dovranno essere incentivate il più possibile. E’ in gioco“, ha concluso Conte, “il futuro dei nostri giovani migliori“. (Rin)

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