Quali sono le performance della ricerca accademica italiana rispetto al resto del mondo? È vero che i professori universitari e i ricercatori italiani sono nullafacenti e scarsi?
Ispirato da questo post su Roars sono andato a guardare leggermi il rapporto originale, che è pubblicamente disponibile a questo link. Da come la pone Sylos Labini, sembra che ci siano buone notizie per l’università italiana, e che ci sia da essere contenti. Vediamo se è vero.
Il rapporto è stato commissionato dal governo inglese a Elsevier, ed è un’indagine statistica sulla performance della ricerca inglese rispetto al resto del mondo. Poiché ci siamo anche noi italiani, allora è il caso di dare un’occhiata più approfondita. Faccio qui un brevissimo sunto, per non annoiarvi, riportando i grafici.
Cominciamo dall’input, ovvero da quanto i paesi analizzati spendono nella ricerca:
Spesa in ricerca (GERD) in percentuale sul PIL Il GERD sarebbe la spesa totale in ricerca, comprendente spesa pubblica in fondi di ricerca, come finanziamento all’università (HERD), spesa privata e spesa da altre fonti (principalmente associazioni non-profit come ad esempio Telethon). L’Italia e l’ultima tra i paesi analizzati. Notiamo che tutti stanno tagliando. L’Italia sembra in leggera crescita, ma non sono sicura della correttezza del dato (le linee tratteggiate sono proiezioni sui dati OECD). Inoltre, la crescita di un rapporto potrebbe anche essere dovuta al calo del denominatore (ovvero del PIL)…
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