Il Vaticano chiama i fisici per capire il Supermondo

È la prima volta che la fisica subnucleare entra nel cuore della Pontificia Accademia delle Scienze con un simposio (oggi, domani e martedì) cui partecipano cinquanta illustri fisici di tutto il mondo. Il merito va al nuovo Presidente dell’Accademia, lo svizzero Werner Arber, padre dell’ingegneria genetica e Nobel, e del Cancelliere monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, teologo e grande sostenitore della scienza galileana. Di questa scienza la fisica subnucleare è la vera frontiera. In essa sono impegnati migliaia di fisici e tecnici con strutture gigantesche confrontabili con quelle necessarie per andare sulla Luna e, un giorno, su Marte… (continua a leggere su Il Giornale)


Non è un romanzo di fantastoria. Immaginate che in Vaticano si riuniscano fisici nucleari arrivati da ogni parte del mondo e si mettano a discutere di teoria delle stringhe, materia oscura, del mistero dei neutrini, meccanica quantistica, quark, supermondo e buchi neri. Gli scettici diranno che la Chiesa non è più la stessa. Invece è del tutto normale. La fede non vieta di interrogarsi sui confini dell’universo e sulle teorie scientifiche che disegnano la nostra visione del mondo.

Da oggi al 2 novembre si svolgerà alla Pontificia Accademia delle Scienze, in Vaticano, il Simposio Internazionale su «Subnuclear Physics: Past, Present and Future». Ad esso partecipano cinquanta fisici di tutto il mondo le cui scoperte e invenzioni saranno il fulcro del Simposio. Il Chairman del Simposio è il professore Antonino Zichichi. Il calendario dei lavori è sul web: http://www.pas.va.

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