Fonte: repubblica.it
Si assiste a una vera e propria rivoluzione nel mondo della ricerca pubblica. I dodici enti di ricerca sono stati di fatto soppressi e riorganizzati in un Centro nazionale di ricerche. Una sorta di “super Cnr bis” che affianca il Consiglio nazionale, taglierà costi e consigli di amministrazione “senza togliere posti di lavoro”, assicura ancora Profumo.
Il modello di ricerca ispiratore è quello tedesco, e consentirà una “razionalizzazione anche delle sedi”. Significa l’addio graduale ad alcuni palazzi. Insorgono i sindacati di base. L’Usb annuncia la partecipazione in massa di ricercatori e dirigenti degli enti di ricerca al No Monti day del 27 ottobre. “Un ministro e un governo in scadenza di mandato e con le elezioni politiche alle porte non possono assumere decisioni che incideranno sul sistema della ricerca pubblica per i prossimi anni”, sentenzia invece Mimmo Pantaleo, segretario della Cgil scuola.
(11 ottobre 2012)